I 10 consigli per migliorare il processo strategico
Prima di darti i 10 consigli per migliorare il processo strategico, voglio parlarti di un’indagine che ho eseguito qualche anno fa, sulla qualità dei piani strategici delle piccole e medie imprese, coinvolgendo diversi primari istituti di credito. Potrebbe sembrare fuori luogo visto che, come ti ho detto, il primo cliente di un piano strategico dovrebbe essere l’azienda, e non la banca. Ma, da questa indagine, sono emersi risultati molto interessanti.
Richiedi un confronto con il mio teamPrecedentemente ti ho parlato della gestione strategica come primo processo chiave dell’Execution, ovvero uno dei 3 processi chiave fondamentali per ottimizzare l’Execution della tua azienda. Ora, voglio fornirti 10 consigli per migliorare il processo strategico della tua PMI.
Perché diverse piccole e medie imprese non sanno fare le strategie e i piani strategici?
Prima di darti i 10 consigli per migliorare il processo strategico, voglio parlarti di un’indagine che ho eseguito qualche anno fa, sulla qualità dei piani strategici delle piccole e medie imprese, coinvolgendo diversi primari istituti di credito. Potrebbe sembrare fuori luogo visto che, come ti ho detto, il primo cliente di un piano strategico dovrebbe essere l’azienda, e non la banca.
Ma, da questa indagine, sono emersi dei risultati molto interessanti, che possono dare un’idea chiara di quali sono le principali lacune presenti nei piani strategici realizzati dalle piccole e medie imprese. I principali punti deboli e aspetti critici che sono emersi da questa indagine riguardano:
- La robustezza delle assunzioni: non vengono definite assunzioni e linee guida sufficientemente robuste e frutto di ragionamenti strutturati, ma si basano su obiettivi di crescita o rilancio generici non calati nella realtà aziendale.
- L’analisi di scenari alternativi: non vengono quasi mai costruiti e realizzati degli scenari alternativi per l’evoluzione futura delle prestazioni dell’azienda.
- La sostenibilità industriale e finanziaria: molti piani si basano su strategie e obiettivi di crescita e miglioramento, trascurando l’analisi delle capacità dell’azienda stessa di realizzare tali obiettivi, sia dal punto di vista industriale sia finanziario.
- L’affidabilità dei dati di partenza: spesso i piani si concentrano sulla rappresentazione delle performance prospettiche dell’azienda, dedicando poco spazio ad un’approfondita analisi e comprensione della situazione di partenza.
- le capacità e le modalità di esecuzione: se un piano non indica le modalità con cui l’azienda intende mettere in esecuzione le strategie, allora resta solo un bel documento fine a sé stesso, inutile per chi lo deve realizzare, insufficiente per chi lo deve valutare.
Questi sono solo alcuni dei punti da poter migliorare nella realizzazione dei piani strategici delle piccole e medie imprese di famiglia, e l’indagine ci fa quindi capire cosa c’è di sbagliato nel modo in cui le piccole e medie imprese affrontano il processo strategico, ma anche cosa dovrebbero fare per cambiarlo e sfruttare tutte le potenzialità che questo fondamentale processo offre. Per questo motivo, ho voluto sintetizzare questo cambiamento in dieci consigli, che puoi applicare già da oggi per migliorare il modo in cui la tua azienda gestisce il processo strategico.
Come migliorare e cambiare il modo in cui gestisci il processo strategico
1. Fare la strategia è un processo:
Non puoi pensare di occuparti della strategia della tua azienda solo quando ce n’è bisogno. Ce n’è sempre bisogno. È indispensabile mettere in piedi un processo sistematico, continuativo, metodico e che coinvolga sia il leader aziendale, sia tutte le risorse che possono dare un contributo. In modo particolare nelle piccole e medie imprese, in cui spesso anche gli stessi leader sono impegnati quotidianamente in attività molto operative, che lasciano ben poco tempo ed energie da dedicare a ragionamenti più strategici.
Quindi, il mio primo consiglio è quello di prenderti del tempo, per pensare alle strategie della tua azienda, per metterle in discussione ed eventualmente rivederle, per capire come calarle operativamente a tutti i livelli dell’organizzazione.
2. Occupatene in prima persona:
Non c’è niente di più prioritario per un leader che concepire la strategia della sua azienda e presidiarne l’esecuzione. Il processo strategico deve essere una delle tue principali responsabilità, che non puoi delegare a nessuno, deve essere il tuo primo pensiero quando arrivi in ufficio, e l’ultimo, prima di andartene.
Capisco che in una piccola e media impresa di famiglia, il leader non si possa occupare solo di questo, ma è impensabile non occuparsene mai perché troppo affogato nell’operatività. Il mio secondo consiglio è quindi quello di ritagliarti ogni giorno, qualche momento da dedicare al processo strategico, anche se significherà lasciare indietro qualche altra attività.
3. Le informazioni sono la chiave di tutto:
È necessario che ti procuri tutte le informazioni fondamentali per poter elaborare e mettere in esecuzione una strategia. Tali informazioni dovranno essere complete ed affidabili, per misurare in modo corretto anche aspetti più qualitativi e intangibili. Per fare ciò, sono necessari strumenti e metodologie nuove ma soprattutto un cambio di paradigma.
Il mio terzo consiglio è quello di individuare quali sono le informazioni che ti servono per concepire la strategia della tua azienda e procurati degli strumenti, delle risorse e delle metodologie necessarie ad intercettarle.
4. Comprendi a fondo la situazione di partenza:
Raramente le piccole e medie imprese affrontano la “diagnosi strategica” con la giusta attenzione. Per ottenere una corretta diagnosi è necessario un approccio rigoroso ed approfondito, per riuscire a comprendere in modo corretto la situazione di partenza dell’azienda e del contesto esterno in cui opera, il suo posizionamento competitivo rispetto ai competitors, le sue capacità di esecuzione delle strategie, gli asset e i valori potenziali che sta sottoutilizzando e che molto spesso non vengono nemmeno visti.
Sono valori nascosti da scoprire e sbloccare per far emergere, interpretare e trasformare in maggiori capacità di sviluppo la tua impresa di famiglia, in modo particolare se opera in un settore maturo, in cui il rischio di cadere nell’inerzia è dietro l’angolo a causa di mancati stimoli idonei alla tua PMI; dove so quanto sia difficile non concentrarsi sui problemi che possono affliggere la tua impresa, ma se davvero vuoi aumentare la capacità di sviluppo e attuare una diagnosi strategica efficace, quello che devi fare è focalizzarti sui punti di forza della tua azienda. Punti di forza che molto spesso nemmeno riesci a vedere perchè troppo preso da preoccupazioni e complicazioni, ma che potrebbero essere le tue migliori armi.
Il mio quarto consiglio è: dedica tempo, risorse e attenzione ad utilizzare bene le informazioni raccolte per comprendere in modo chiaro e approfondito in quale situazione si trova la tua azienda, prima ancora di iniziare a pensare alle strategie future.