I 3 livelli di una Ristrutturazione Aziendale
Perché attivare un percorso di Ristrutturazione Aziendale? Perché nessuno può negare il fatto che oggi l’ambiente competitivo sia molto più imprevedibile di quanto non fosse anche solo un decennio fa, con sollecitazioni e scossoni che arrivano da più direzioni. E in questo scenario nel quale nessun settore è immune, definire la propria strategia competitiva richiede un approccio profondamente differente da quello tradizionale.
Richiedi un confronto con il mio teamPerché attivare un percorso di Ristrutturazione Aziendale? Perché nessuno può negare il fatto che oggi l’ambiente competitivo sia molto più imprevedibile di quanto non fosse anche solo un decennio fa, con sollecitazioni e scossoni che arrivano da più direzioni.
Il quadro di riferimento è dunque molto diverso rispetto al passato:
- cambiano rapidamente i paradigmi e i fattori di successo
- si riducono drasticamente i tempi e i modi di gestione dell’innovazione
- nuovi player possono arrivare dai settori più disparati
- l’innovazione si diffonde in tempi rapidissimi
- interi mercati convergono e si confondono creandone di nuovi.
In questo scenario nel quale nessun settore è immune, definire la propria strategia competitiva richiede un approccio profondamente differente da quello tradizionale. Tuttavia, pur realizzando che questa trasformazione è già in atto, per molte aziende non è semplice trovare la corretta reazione su tutti i fronti necessari: dall’organizzazione ai processi interni, dalla gestione dei servizi di customer service al marketing e vendite, fino ai complessi processi produttivi.
Ma di fronte a questi nuovi scenari, i normali interventi sul business e sull’organizzazione non sono sufficienti. C’è bisogno di trasformarsi, ovvero di realizzare miglioramenti radicali e sostenibili che vanno sotto il cappello della Ristrutturazione Aziendale.
Indipendentemente dal livello da cui parte, un’azienda dovrebbe avere obiettivi chiari in mente riguardanti l’ambito e i livelli di intervento. Questo aspetto è cruciale perché molti leader pensano ancora che le trasformazioni riguardino principalmente il taglio dei costi. Sebbene la riduzione dei costi sia una componente critica della Ristrutturazione Aziendale, molti tipi di trasformazioni vanno ben oltre questo specifico intervento.
Ecco, dunque, che le tipologie di trasformazione più comuni – e le iniziative che comprendono – sono riconducibili a 3 tipologie:
- trasformazioni a livello di business, per esempio crescita radicale anche per vie esterne o modifiche sostanziali del modello di business
- trasformazioni a livello di processi, per esempio riprogettazione radicale di interi processi aziendali
- trasformazioni a livello di funzioni, per esempio ristrutturazione radicali di interi reparti aziendali.
Queste tipologie non si escludono a vicenda e le imprese possono abbinarle o modificarle a seconda delle loro specifiche situazioni e obiettivi.
Ristrutturazione Aziendale: il segreto è nella doppia trasformazione
Per approcciare il tema della Ristrutturazione Aziendale, ti suggerisco una diversa angolazione da cui analizzare i cambiamenti in atto: il segreto è comprendere che si tratta di un percorso a due facce, ovvero un doppio percorso. Perché mentre è importante continuare a gestire il business per come è, occorre pianificare le attività del futuro:
- da una parte studiamo e gestiamo con efficacia il business corrente, razionalizzando la forza lavoro e agendo sull’efficienza operativa
- dall’altra cerchiamo di capire quali sono le necessità dei clienti del futuro facendo, in altre parole, ricerca e sviluppo.
In che modo possiamo elaborare una strategia che ci consenta di cambiare le cose e trasformare la nostra organizzazione?
Il vantaggio di un doppio approccio come quello appena introdotto si lega alla possibilità di calcolare in anticipo. Infatti in situazioni di stravolgimento in cui la “classica” pianificazione annuale corre presto in obsolescenza, la pianificazione basata sugli scenari si rivela più adatta per l’elaborazione di strategie.
Ma in che cosa differisce la pianificazione basata su scenari rispetto alla pianificazione tradizionale?
Si tratta di un metodo basato su 4 scenari:
- un primo possibile scenario ha a che fare con un “recupero graduale” del sistema economico in stravolgimento
- nel secondo scenario, “attività a intermittenza”, si ipotizza che tutte le attività economiche vengano arrestate e riavviate più volte
- il terzo, che chiamo “tempesta perfetta”, può portare invece a conseguenze molto gravi, provocando una caduta drastica e protratta dell’economia globale
- l’ultimo scenario ha a che fare con “la grande correzione”, ovvero una risposta globale del mondo altamente efficace checausa un cambiamento positivo sostanziale e duraturo.
Per implementare queste nuove metodologie di pianificazione serve tempo per elaborare una strategia di sviluppo per ogni scenario contemplato. E, al tempo stesso, capire quali sono gli indicatori e i segnali che ci diranno a che punto andranno aggiornate le strategie.