Le exit dei soci

Alcune decisioni ad alto impatto sulla Governance proprietaria: le Exit dei soci. Un giorno lascerai la tua impresa. Questo potrebbe succedere a breve o a distanza di anni ma, quel giorno arriverà sicuramente. Sarà un evento impegnativo e stimolante, che molto probabilmente porterà a un cambiamento dirompente nel tuo stile di vita e in quello dei tuoi familiari. In questo capitolo illustrerò l’importanza di un piano di uscita analitico il quale assume configurazioni molto diverse in relazione alla specifica tipologia di Exit: Exit-puro o Exit-crescita.
Nelle nostre piccole e medie imprese è difficile trovare le persone giuste da mettere al posto giusto per varie ragioni come: la scarsa capacità di attrarre e trattenere i talenti, il basso turnover del personale, la frequente commistione tra proprietà e management (soprattutto quando questa è a base familiare). In questo articolo cercherò allora di fornirti la mia personale “ricetta” per aiutarti a mettere “le persone giuste al posto giusto”. 
La cultura aziendale è fondamentale per una buona Execution. Non a caso il secondo pilastro per una Execution vincente ha a che fare con tutto ciò che riguarda la “cultura aziendale”, ovvero i valori, gli atteggiamenti, i comportamenti che pervadono l’intera organizzazione. In questo articolo ti fornirò alcune buone prassi che potrai seguire per realizzare ed incrementare il secondo pilastro per una Execution vincente, con risultati rapidi e concreti.
La condotta del leader è il primo pilastro per un'Execution Vincente e si basa su comportamenti a mio avviso imprescindibili. Ecco dunque 5 consigli ai leader per una loro condotta efficace: 1) insisti sul realismo sempre, 2) stabilisci obiettivi e priorità chiari, 3) presidia lo svolgimento del processo di Execution, 4) ricompensa chi raggiunge gli obiettivi, 5) sviluppa le competenze dei collaboratori.
Come si migliora l’Execution in azienda? In questo articolo voglio spiegarti la logica che sta alla base del metodo che ho ideato per ottenere l’Execution vincente, grazie alla mia esperienza fatta in tutti questi anni al fianco di imprenditori e manager di tante piccole e medie imprese. Questo metodo, chiamato “Execution Strategico” prevede di lavorare in modo strutturato e sistematico sui 3 pilastri dell’Execution e sui 3 processi chiave dell’Execution.
Se all'interno della tua azienda l'Execution è affrontata in modo superficiale, questo approccio può essere la causa di alcune problematiche ricorrenti. In questo articolo voglio allora condividere "10 comandamenti" che dovrebbero ispirare e indirizzare il lavoro in quanto leader aziendale. Poniti questi 10 punti come obiettivi per un'Execution Vincente.
Le più tipiche disfunzioni dell'Execution all'interno delle medie e piccole imprese sono riconducibili a 5 categorie principali. In questi anni, infatti, ho analizzato a fondo tantissimi casi di Execution debole o fallimentare. Questo mi ha permesso di individuare alcune macro-categorie di disfunzioni dell’Execution nelle PMI. Te le illustro nel dettaglio in questo approfondimento.
Che cos’è l’Execution e perché viene trascurata, in modo particolare nelle piccole e medie imprese? L'Execution è un processo sistematico ed organizzato che riguarda differenti attività imprescindibili per la tua azienda. Con Execution intendo quindi la capacità di realizzare la visione, ovvero il progetto aziendale a termine nel suo complesso. Non svolgere in modo efficace e strategico queste attività, mostrerà la differenza tra un’azienda che realizza ciò che progetta e una che invece non ci riesce!
L’organizzazione per processi è l'attivazione di un insieme di flussi di attività interfunzionali, finalizzate alla creazione di un valore aggiunto per il cliente ottenuto da flussi di attività interfunzionali, tempestivi e ben strutturati. La gestione aziendale per attività/processi (Activity Based Management) consente di raccogliere, gestire e utilizzare le informazioni in modo univoco, organico, completo, dinamico.
È sempre più importante valorizzare il capitale intangibile dell’impresa. Ma come si può misurare e valutare questo capitale? Parleremo di come identificare il valore degli asset intangibili,  grazie ad alcune linee guida che possono aiutare la tua azienda a misurare e comunicare il capitale Intangibile, iniziando a catalogare gli asset intangibili dell’impresa e a riclassificarli all’interno di uno schema costituito da 4 aree.
Gestire e valorizzare il capitale intangibile dell'azienda è un’attività sempre più strategica, sia per migliorare la comunicazione verso banche e altri stakeholder esterni, sia per potenziare i processi interni di pianificazione e controllo delle performance. Posso sostenere con convinzione che il successo o il fallimento di qualsiasi impresa dipende strettamente non tanto dai suoi asset “fisici” (stabilimenti, impianti, automezzi, hardware, tecnologia, ecc.) quanto da quelli che vengono definiti come gli “asset intangibili”.
Sono ancora poche le imprese, indipendentemente dalle dimensioni e dallo stato di salute, che redigono, con una certa regolarità e metodicità, un percorso strutturato finalizzato alla concezione della visione e delle linee guida strategiche, alla costruzione dei piani di sviluppo, alla formalizzazione degli stessi all’interno di documenti strutturati e organici e alla comunicazione verso l’esterno (ed in particolar modo verso il sistema bancario) degli obiettivi e delle modalità di esecuzione delle strategie future.

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