Come migliorare la qualità dei piani aziendali: le conclusioni dell’osservatorio
Sono ancora poche le imprese, indipendentemente dalle dimensioni e dallo stato di salute, che redigono, con una certa regolarità e metodicità, un percorso strutturato finalizzato alla concezione della visione e delle linee guida strategiche, alla costruzione dei piani di sviluppo, alla formalizzazione degli stessi all’interno di documenti strutturati e organici e alla comunicazione verso l’esterno (ed in particolar modo verso il sistema bancario) degli obiettivi e delle modalità di esecuzione delle strategie future.
Richiedi un confronto con il mio teamLe imprese devono formalizzare ed approfondire i piani aziendali
Ti ho già descritto le modalità di realizzazione dell’osservatorio Banche, che ho progettato e condotto in collaborazione con i responsabili di 11 primari Istituti di Credito, al fine di capire come migliorare il piano aziendale per le banche. Le informazioni raccolte dall’osservatorio sono state riclassificate in 2 aree principali:
- La situazione attuale: la qualità e la profondità delle informazioni fornite oggi dalle imprese agli istituti di credito attraverso i piani aziendali.
- Le indicazioni della banca: i fabbisogni informativi degli istituti di credito e gli elementi che gli stessi valorizzano maggiormente all’interno dei piani aziendali ricevuti.
le principali criticità del piano aziendale fornito alla banca
I risultati dell’indagine condotta, riportati in sintesi negli articoli precedenti, mettono in luce diversi aspetti critici relativamente alla qualità dei piani che le imprese forniscono al sistema bancario, che possono essere sintetizzati nei punti seguenti:
- sono ancora poche le imprese che mettono a disposizione delle banche le informazioni prospettiche
- la maggior parte delle stesse fornisce le informazioni in modo destrutturato, e non attraverso la formalizzazione di un documento organico
- spesso risulta carente o del tutto assente, l’esplicitazione chiara delle strategie aziendali e dei punti di caduta dei piani di sviluppo
- le assunzioni alla base dei piani non sono ritenute sufficientemente robuste, così come la sostenibilità finanziaria e industriale dei piani stessi
Gli spunti interessanti per le imprese che devono sottoporre i loro piani alle banche
- le imprese in tensione finanziaria e quelle che richiedono consolidamento del debito a breve e/o nuova finanza a medio/lungo, devono predisporre un piano aziendale
- i piani di sviluppo devono essere preferibilmente formalizzati in documenti strutturati e comunicati alle banche con cadenza almeno annuale, anche attraverso incontri con la proprietà e il management dell’impresa
- i piani devono contenere, oltre alle informazioni quantitative prospettiche, anche la descrizione chiara delle strategie aziendali
- le imprese devono porre molta attenzione ai contenuti e agli approfondimenti dei piani che sottopongono alle banche
In estrema sintesi, si potrebbe concludere con la considerazione che sono ancora poche le imprese (indipendentemente dalle dimensioni e dallo stato di salute) che redigono con una certa regolarità e metodicità, un percorso strutturato finalizzato alla concezione della visione e delle linee guida strategiche, alla costruzione dei piani di sviluppo, alla formalizzazione degli stessi all’interno di documenti strutturati e organici e alla comunicazione verso l’esterno (ed in particolar modo verso il sistema bancario) degli obiettivi e delle modalità di esecuzione delle strategie future.