Il tempio di una efficace Execution
Costruire correttamente l’Execution della tua azienda richiede fondamenta solide e robuste mura portanti. Mentre le prime fanno riferimento alla Governance aziendale, le seconde si articolano su pilastri e processi chiave dell’intero percorso. E la loro corretta integrazione e collaborazione è essenziale per il raggiungimento degli obiettivi che ciascuna azienda persegue con tenacia e ambizione.
Richiedi un confronto con il mio teamCostruire correttamente l’Execution della tua azienda richiede fondamenta solide e robuste mura portanti. Mentre le prime fanno riferimento alla Governance aziendale, le seconde si articolano su pilastri e processi chiave dell’intero percorso. E la loro corretta integrazione e collaborazione è essenziale per il raggiungimento degli obiettivi che ciascuna azienda persegue con tenacia e ambizione.
Da dove partire dunque per costruire una efficace Execution?
Passo 1: la consapevolezza di una necessità
Il primo passo inizia proprio dalla consapevolezza di una necessità: attuare l’Execution per migliorare le performance aziendali. Per rendere la tua azienda un’eccellenza e per assicurarle il successo laddove gli altri arrancano e inevitabilmente falliscono.
Non è questione di fortuna. Né di fiuto imprenditoriale. È questione di metodo.
Passo 2: il “risveglio” della Governance aziendale
Il secondo passo da compiere è il “risveglio” della governance aziendale. La vittoria parte innanzitutto da un chiaro regolamento interno che stabilisce con chiarezza chi deve guidare la squadra da una parte, dall’altra di quali giocatori disporre e come allenarli e valorizzare al meglio le loro potenzialità trasformandole in capacità. Perché l’evoluzione da potenzialità a capacità è importante? Perché sono proprio le capacità della squadra che gioca con te e per te a costruire il vantaggio competitivo di medio-lungo periodo necessario per vincere la concorrenza.
Dicevamo, il regolamento interno è cruciale.
Seneca sosteneva che “Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.”
E il regolamento serve proprio a sapere:
- chi prende le decisioni e a quale livello di operatività quali sono le responsabilità e i diritti dei membri del Consiglio di Amministrazione
- come risolvere conflitti e litigi
- come selezionare i leader
Per creare una governance efficace occorre quindi dare una risposta chiara a tutte queste domande, costruire un opportuno regolamento, allenare la propria squadra.
Passo 3: i pilastri e i processi chiave dell’efficace Execution
Il terzo e ultimo passo affonda le sue radici nei tre pilastri e processi chiave di una Execution Vincente.
I tre pilastri riguardano:
- la condotta del leader in termini di atteggiamento e comportamento
- la costruzione di un ambiente aziendale adeguato supportato da una favorevole cultura aziendale
- le persone giuste al posto giusto, ovvero la giusta allocazione di capacità e competenze
Questi tre pilastri sono la struttura portante dell’Execution: se i leader adottano comportamenti adeguati, se si crea un contesto che incentiva e premia la realizzazione degli obiettivi, e se è presente un sistema che aiuta a metter le persone giuste al posto giusto, allora l’azienda ha tutte le carte in regola per gestire in modo efficiente la successiva parte del modello di una efficace Execution, quella dei tre processi chiave, navigando verso la direzione del successo.
Parlare di processi chiave significa fare riferimento ad attività da svolgere in modo sistematico, con l’obiettivo di anticipare la meta ambita e tracciare la strada per raggiungerla.
Per fare ciò serve una strategia che permetta di capire esattamente il punto di partenza senza perdere di vista quello di arrivo, esaminare tutte le possibilità in campo, valutare le risorse necessarie e scegliere la strada migliore per mettersi in viaggio.
La strategia è “la via che l’azienda decide di seguire per raggiungere i suoi obiettivi indirizzando in questo senso tutta l’organizzazione”.
È vero però che tra strategia e operatività sussiste sempre un gap da colmare, ed è per questo che intervengono i piani operativi.
Un piano operativo definisce come mettere in pratica la strategia per trasformare gli obiettivi in risultati concreti: fatturato, margini, flussi di cassa, e anche vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti, efficacia ed efficienza dei processi interni, asset potenziali sbloccanti.
Piano strategico e piano operativo sono quindi e rispettivamente i primi due processi chiave di una Execution Vincente.
Il terzo processo riguarda la gestione delle risorse umane.
Le aziende non sono entità a sé stanti ma sono costituite da gruppi di persone che lavorano insieme.
Questi tre pilastri definiscono la struttura portante dell’Execution: se i leader adottano comportamenti adeguati e virtuosi, se si crea un contesto che incentiva e premia la realizzazione degli obiettivi, e se è presente un sistema che aiuta a mettere le persone giuste al posto giusto, l’azienda allora avrà fondamenta forti sui quali costruire il proprio futuro e ben radicate su un solido terreno d’appoggio.