La gestione strategica come primo processo chiave dell’Execution Vincente

Per capire come si migliora l’Execution in azienda, sono fondamentali i 3 tre pilastri, ma anche i 3 processi chiave, ovvero: la gestione strategica, la gestione operativa e la gestione delle risorse umane. In questo articolo parleremo della gestione strategica come primo processo chiave dell’Execution della tua PMI.

Come attivare una vera gestione strategica

Per potenziare la capacità di esecuzione della strategia della tua azienda, prima di tutto devi avere una strategia. Molto spesso, nel cercare di individuare tale strategia, si tende a far coincidere il processo strategico con il piano strategico, in modo particolare nelle piccole e medie imprese di famiglia che operano in un settore maturo. Probabilmente anche a te è capitato di far coincidere il processo strategico con il piano strategico, questo perché hai confuso il mezzo con il fine, ma tranquillo, questa è una delle attività più delicate e complesse e allo stesso tempo vitale, da realizzare nella tua PMI. Per questo motivo, sono qui per darti in mano tutti gli strumenti e le informazioni necessarie per capire la differenza tra il “processo” e il “piano strategico”:

• Per “processo strategico” intendo una serie di attività che devono essere svolte in modo sistematico e continuativo, organizzato dal leader e dai suoi collaboratori, finalizzate a concepire (o rivedere) la strategia dell’azienda, formalizzandola all’interno di un piano.
• Per “piano strategico” intendo, invece, un documento che deve tracciare la rotta e rappresentare un vero e proprio strumento di gestione per i leader e per tutta l’azienda.

Ma cosa si intende con “strategia di un’azienda”?

La strategia può essere definita come “la via che l’azienda decide di seguire per raggiungere i suoi obiettivi e per indirizzare in questo senso tutta l’organizzazione”.  Possiamo dire quindi, che fare la strategia di un’azienda significa “capire” esattamente dove ti trovi, “decidere” dove vuoi arrivare, “esaminare” le opzioni a tua disposizione, “valutare” le risorse su cui puoi contare, “scegliere” la strada migliore e “partire”.

Il vero problema è che la maggior parte delle aziende, e mi sento di dire la stragrande maggioranza delle piccole e medie imprese, si dedicano alla costruzione di un piano strategico solo quando viene richiesto dall’esterno, come una banca che deve deliberare la concessione di un finanziamento, un potenziale socio che deve valutare se investire o meno nell’azienda o un ente pubblico che lo richiede per poter partecipare a un bando.   Il risultato è che si avrà un documento fine a sè stesso. Anche se nella migliore delle ipotesi potrà soddisfare le esigenze del richiedente, non produrrà alcuna utilità operativa all’azienda stessa.

A cosa serve davvero un piano strategico

Il piano strategico realizzato da un’azienda, in modo particolare per le piccole e medie imprese di famiglia, ha come obiettivo quello di realizzare un vero e proprio strumento di gestione, che aiuti i leader a tracciare la rotta per la loro azienda, a guidarla verso il raggiungimento degli obiettivi e ad indirizzare tutta l’organizzazione e tutti i collaboratori che vi operano nella medesima direzione. In modo che, un leader come te, alla guida di una PMI familiare, possa concentrarsi e focalizzarsi su quelli che sono i punti di forza della propria azienda e valorizzarli al meglio, evitando di cadere nella passività e staticità, tipiche delle imprese familiari che operano in un settore maturo.

Ciò che devi capire è quindi che, il primo destinatario di un piano strategico deve essere l’azienda stessa, prima ancora della comunità finanziaria. La realizzazione deve avvenire attraverso un processo sistematico ed integrato e non a spot o su richiesta.  Solo in questo modo, il piano strategico può diventare un vero e proprio asset per l’azienda, un valore aggiunto che può fare davvero la differenza.

In base a tali considerazioni, nel prossimo articolo potrai leggere i 10 consigli per migliorare il piano strategico della tua impresa di famiglia.