Le tipologie di cambiamento dell’impresa e le trappole da evitare
Spesso si ritiene che le aziende possano avere successo avviando la trasformazione “una tantum”, cioè montando “ponteggi temporanei” per eseguire la trasformazione e tornando poi al lavoro come al solito. Non è così: il contesto esterno cambia sempre più spesso, e questi scossoni richiedono alle organizzazioni di avviare trasformazioni più frequenti e di diverso tipo, a volte anche in corso contemporaneamente.
Richiedi un confronto con il mio teamTi ho già spiegato perché è importante realizzare un profondo cambiamento strategico e organizzativo dell’impresa, e capire da dove si può partire per un percorso di questo tipo. Ora ti parlerò di quali sono i diversi cambiamenti che puoi realizzare per la tua impresa.
Le tre tipologie di trasformazione per una nuova posizione competitiva
Indipendentemente dal livello da cui parte, un’azienda dovrebbe avere obiettivi riguardanti l’ambito e i livelli di intervento. Molti leader credono ancora che le trasformazioni riguardino principalmente il taglio dei costi. In realtà, molte tipologie di trasformazioni vanno ben oltre. In base alla mia esperienza, le trasformazioni più comuni sono riconducibili a tre tipologie:
- Trasformazione a livello di business: crescita radicale anche per vie esterne, modifiche sostanziali del modello di business, trasformazioni digitali complete, ristrutturazione aziendale e del business
- Trasformazione a livello di processi: riprogettazione radicale di interi processi aziendali, processi di direzione, di business e di supporto
- Trasformazioni a livello di funzioni: ristrutturazione radicale di interi reparti aziendali, quali il commerciale o la ricerca e sviluppo
Cosa significa avere un’impresa in continua e costante trasformazione
Tali livelli, non si escludono a vicenda, anzi si possono abbinare o modificare a seconda delle specifiche situazioni e obiettivi. L’obiettivo principale è quello di stabilire una posizione competitiva diversa che porti ad un cambiamento radicale delle prestazioni.
Ti svelo un segreto: è più efficiente attivare i livelli di trasformazione senza soluzione di continuità e non “una tantum”
Spesso, si ritiene che le aziende possano avere successo avviando la trasformazione “una tantum” cioè montando “ponteggi temporanei” per eseguire la trasformazione e tornando poi al lavoro come al solito.
Non è così, interruzioni e turbolenze del mercato, insieme alle aspirazioni dei leader che vogliono innovare, richiedono alle organizzazioni di avviare trasformazioni più frequenti, spesso di diverso tipo, in corso contemporaneamente. In cui non si verificano episodi di cambiamento singoli e sporadici, ma l’impresa è in costante mutamento. In pratica, in un’azienda saranno in corso, nello stesso momento, diverse trasformazioni di vario tipo, in varie fasi, ciascuna delle quali basata su obiettivi propri e interconnessi.
Attenzione però, anche agli errori più frequenti che possono verificarsi durante le trasformazioni aziendali. Questo perché trasformare la propria impresa non è facile. Spesso il processo, anche se ben pensato e preparato, non riesce a raggiungere gli obiettivi prefissati e le cause possono essere:
- concentrarsi principalmente sulle misure di riduzione del numero di persone
- non fare una corretta misurazione e monitoraggio dei progressi
- dichiarare vittoria troppo presto
- restare preda di una mentalità molto ancorata al “tradizionale”, soprattutto nel family business