Rafforzare la leadership nelle diverse fasi del family business

La prima fase dei family business

Nella fase iniziale del family business, il potere tende a essere estremamente concentrato nel proprietario, che è di solito il padre o la madre o la coppia. Se esamino le aziende familiari in questa fase, o se vado a trovarli, e dico: “Ma chi fa che cosa?” Mi fanno sempre vedere un organigramma funzionale: “Io dico bene, ma com’è la situazione reale? Come funziona in realtà?” E scopro che funziona così: il Presidente-imprenditore è al centro praticamente di tutto.

Queste persone tendono a essere più dei realizzatori, degli esecutori, delle persone certo valide con delle idee chiare e con discrete esperienze gestionali e di management.

La maggior parte delle aziende familiari nel mondo sono organizzate in questo modo.

Questa è la “vera organizzazione” della maggior parte delle aziende familiari. Molte sono piccole, ma anche di dimensioni medie. La maggior parte delle organizzazioni nel mondo sono impostate esattamente in questo modo.

Certo, ci sono dei vantaggi in queste organizzazioni: processo decisionale più rapido, si sa chi è il capo, si sa chi comanda, si sa chi dà le risposte finali definitive. Non sempre, ma ci sono evidenti vantaggi in questa struttura.

Ma se la persona al comando si stanca, si ammala, perde interesse o se ne va possiamo entrare in un mondo di difficoltà, perché il resto dell’organizzazione non è pronta a proseguire ad andare avanti in autonomia.

Questi leader tendono ad attaccarsi personalmente, psicologicamente all’azienda ed è difficile fare in modo che ci sia qualcun altro, con una certa autorità, che decida qualsiasi cosa.

In questi contesti, integrare la generazione successiva in azienda diventa complicato, perché, da una parte, vogliamo che partecipi, ma sappiamo che è il capo che comanda, quindi non diamo spazio sufficiente per sviluppare nuova leadership.

Per quanto riguarda la famiglia, è indispensabile cercare di sviluppare dei membri della famiglia che riescano a fare cose diverse. Bisogna costruire un team tra i fratelli, questo è fondamentale. Bisogna che i fratelli facciano squadra. 

La fase dei fratelli e dei cugini nel family business

Quando dico la parola squadra si può pensare a una squadra di calcio, una squadra di pallacanestro, a un’attività di gruppo. Pensa a che cosa è necessario perché questa squadra sia efficace. Affinché raggiunga dei risultati bisogna avere una buona comunicazione, ognuno deve sapere qual è il proprio ruolo, come collaborare. Se sono bravo in difesa non puoi mettermi vicino alla porta ad attaccare, giusto? Ma stai tu vicino alla porta, è importante. Devo solo fare in modo che la palla arrivi a te. Questo è un ingrediente centrale che si ripete generazione dopo generazione.

Le famiglie diventano più variegate con il procedere delle generazioni e si devono accogliere la diversità e integrare anche le persone che sposano i membri della famiglia.

Potremmo trascorrere tutta la giornata a parlare dell’integrazione di persone che dall’esterno entrano a far parte della famiglia. Ho tante storie su chi lo ha fatto bene, chi non lo ha fatto bene, ma questo è un ingrediente importantissimo nella famiglia che aiuta, soprattutto sul lato della proprietà, a passare alla generazione successiva.

Ma devi fare in modo che la famiglia continui a essere dedicata e poi scegliere un modello proprietario. Se io sono proprietario, passerò la proprietà a uno o la suddividerò fra tre o quattro persone? Qual è il modello proprietario? Successivamente bisogna aiutare la prossima generazione a diventare un proprietario capace.

Tra gli argomenti della proprietà, questo è fondamentale. Il ruolo più importante nella tua famiglia per la sopravvivenza della tua azienda non è l’Amministratore Delegato successivo, ma è il gruppo successivo di proprietari.

E se si fanno crescere dei proprietari davvero molto bravi e nessuno in grado di essere un Amministratore Delegato, quest’ultimo lo troveranno. Ma se non si fanno crescere delle persone che sono in grado di comportarsi come una squadra e di prendere delle decisioni intelligenti, si firma, se non il “certificato di morte”, almeno “l’accordo di vendita” dell’azienda.

Quando passiamo alla fase dei fratelli e delle sorelle e abbiamo diverse famiglie, aumenta la diversità e ci sono dei rapporti diversi con l’azienda, abbiamo dei rapporti tra i fratelli e le sorelle che sono complessi, ma che sono anche duraturi.

A ben vedere, questi sono i rapporti più lunghi che ognuno di noi avrà mai nella propria vita. Sono più lunghi dei rapporti con i nostri genitori, con i nostri figli, sono più lunghi dei rapporti con i nostri amici, sono quelli più lunghi.

Molta storia condivisa, molta sensibilità emotiva. L’ordine di nascita, la fedeltà-rivalità spesso in simultanea. Interessi diversi, diversità anche nei talenti. E poi la tendenza a rispettare i ruoli che avevano quando si era molto piccoli in famiglia.

Se il padre non ha sviluppato dei buoni sistemi gestionali, è quello che deve fare la generazione successiva. Devono anche uscire dalla sua ombra, che tende a essere piuttosto grande. Non si possono continuare a fare le cose semplicemente perché lui o lei lo faceva in un certo modo.

Nel mondo attuale saresti irresponsabile se tu lo facessi, se cercassi solo di gestire. E non si può gestire come faceva “lui”, perché lui aveva tutti gli elementi. Se tu non li hai, bisogna cercare di costruire il consenso.

Quando i fratelli e le sorelle lavorano insieme, una delle cose che si vede subito, e vale per tante famiglie (non tutte) con cui ho collaborato, generalmente i fratelli e le sorelle preferiscono essere allo stesso livello. 

O meglio, non proprio esattamente allo stesso livello, uguali, ma non piace loro una situazione di assoluto dislivello, soprattutto se l’età non è molto diversa. E invece come lo gestiscono le famiglie? Danno a fratelli e sorelle il proprio spazio per agire, e può andare benissimo, se le decisioni che devono essere prese insieme hanno un meccanismo adeguato poi per arrivare ad un momento di sintesi. Tu puoi fare tutto quello che vuoi, io faccio tutto quello che voglio, ma prima o poi alcune delle nostre decisioni hanno degli impatti sugli altri e quindi bisogna fare in modo di gestirle.

Un altro degli elementi caratterizzanti i rapporti fra fratelli e sorelle è che accettano generalmente moltissime cose gli uni dagli altri come ad esempio le critiche. Sono abituati e le accettano perché arrivano loro da quando erano piccoli e il grado di tolleranza reciproco è davvero elevato.

Ma quello che non tollerano è una cosa, non tollerano assolutamente che i loro figli vengano trattati nello stesso modo, perché: “se inizi a trattare i miei figli senza rispetto o in modo scortese, allora te la devi vedere con me”! Tendono a perdonare meno quando si tratta della generazione successiva. 

Un ulteriore elemento centrale in questa particolare tipologia di rapporti riguarda la diversità, o meglio l’accettazione della diversità.

La diversità, le differenze in famiglia, poiché ognuna delle famiglie, ad esempio tre o quattro fratelli e sorelle, tutti gestiranno la propria famiglia in modo diverso. Educheranno i figli in modo poco o tanto diverso, e bisogna accettare questa differenza e allo stesso tempo bisogna cercare di costruire una sensazione di comunanza in questo gruppo.

A livello proprietario qui diventa un po’ più difficile, perché adesso c’è un Consiglio di Amministrazione e a volte un Consiglio di famiglia (te ne parlerò nel capitolo 8 del libro Impresa e famiglia), chi decide e cosa percepiscono i proprietari, cosa reinvestono. Questo diventa una preoccupazione più importante per il futuro dell’azienda.

I cugini: è una versione più grande, più ampia della fase dei fratelli, con una complessità ancora maggiore, sia in azienda che in famiglia. E il potere è fortemente diluito e quindi qualcuno lo può conquistare.

Le 3 fasi dei family business

Se c’è un leader familiare-aziendale molto forte in questa fase, questa persona, dato che tutti hanno diciamo ad esempio il 10% dell’azienda e nessuno controlla la famiglia, questa persona può diventare di nuovo la persona dominante.

Non sarà altrettanto dominante quanto il fondatore, non avrà un potere così consolidato, ma attraverso la forza della sua personalità e delle sue competenze e capacità può tornare a dominare l’azienda in questa fase.

I rapporti tra i cugini: non entro nel dettaglio, ma vi sono varie identità, molta differenza. Vediamo vari rami della famiglia. Possono esserci delle alleanze, ma anche dei conflitti proprio all’interno della famiglia. L’azienda è più grande e dobbiamo essere bravi a scegliere i leader.

Mentre nella fase dei fratelli e sorelle potevano esserci dei compromessi di tipo politico, quando si arriva alla fase dei cugini non lo si dovrebbe fare più, anche in relazione alla remunerazione delle persone.

Nella fase precedente potevamo dire: “Sì, per mantenere la pace paghiamo tutti i membri della famiglia che lavorano in azienda lo stesso importo”. Va bene, tutti quelli che sono impegnati in azienda.

Non è la cosa migliore da fare, ma lo possiamo fare. In questa fase non lo dovremmo più fare. Vi è la necessità di impostare le scelte di fondo. Il bisogno di reinvestire in modo aggressivo. Devi far crescere i business per farli arrivare alla fase della maturità forti e solidi.

Inoltre, dovresti metter da parte fondi per i buy-out, per altri investimenti, devi pensare a una diversificazione in questa fase, soprattutto oggi.

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