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Il fenomeno della finanza extra-bancaria è ormai diffuso e rilevante in tutto il mondo e, anche se in ritardo e con dimensioni inferiori rispetto ad altri Paesi, si sta affermando anche in Italia come una reale fonte di finanza integrativa rispetto al Sistema Bancario tradizionale per le imprese, anche per le PMI. Nel presente contributo si cercherà di approfondire lo stato dell’arte e gli scenari futuri di evoluzione della finanza extra-bancaria, soffermandosi in particolare su due strumenti che più di altri presentano interessanti prospettive di sviluppo nel nostro Paese: le Fintech e il Private Debt. Si cercherà inoltre, e soprattutto, di evidenziare quali siano le principali opportunità che questa tendenza potrà fornire alle PMI italiane, e come queste debbano iniziare ad attrezzarsi per cogliere tali opportunità.
Il 7 agosto 2012 il cosiddetto «Decreto Sviluppo» (Decreto Legge 22 giugno 2012, n. 83, Misure urgenti per la crescita del Paese) e` diventato Legge. Con tale provvedimento sono state introdotte, tra le altre, anche importanti novità sul fronte degli strumenti finanziari a disposizione delle imprese che si trovino ad affrontare una situazione di forte discontinuità e di difficolta` nell’accesso al credito, di cui si tratterà all’interno del presente contributo.
Il 24 ottobre 2011 il Ministero dell'Economia e delle Finanze, la Borsa Italian, la Banca Europa per gli Investimenti (BEI), il Fondo Italiano d'Investimento (FII) e SACE hanno siglato e presentato un importantissimo accordo che, attraverso innovativi strumenti integrativi, si pone l'obiettivo comune di rafforzare la capitalizzazione delle PMI italiane, al fine di consentire alle stesse di recuperare competitività sui mercati nazionali e internazionali.
Il caso Macnoi Srl, rappresenta l’esemplificazione di quelle aziende che, come conseguenza della crisi che sta investendo tutti i mercati, dovranno essere abili nel trovare fonti alternative all’indebitamento bancario per superare le criticità e sostenere l’attività.
Le imprese italiane, nonostante le nuove opportunità, appaiono ancora troppo legate alle banche quali principali fonti di finanziamento. Il mercato, offre oggi però alle piccole e medie imprese, vero tessuto della realtà aziendale italiana, forme di finanza maggiormente “innovative”; se ne illustrano alcune.