I costi logistici rappresentano una voce rilevante all’interno del Conto Economico aziendale. Una delle modalita` piu` efficaci per l’attuazione di un progetto di riduzione di tale tipologia di costi, alla luce della trasversalita` del processo logistico, e` il team working: il gruppo condivide ruoli, obiettivi, strumenti, metodi ed indicatori di performance per raggiungere un obiettivo
comune.
Per recuperare competitività sul mercato le aziende procedono solitamente a riduzioni di costi che hanno come obiettivo una riduzione del prezzo dei propri prodotti. Un’altra strada sicuramente più lungimirante è invece quella di recupero in termini di efficienza della produzione aziendale, obiettivo che può essere raggiunto attraverso uno studio ed una successiva riduzione degli sprechi che avvengono durante tutto il processo produttivo e manageriale. Questo il concetto alla base del lean tinking qui spiegato ed applicato ad un’impresa del settore della componentistica industriale.
Nell'ambito di un processo produttivo vengono esaminate e misurate le componenti inefficienti, nelle dimensioni "impianti" e "manodopera". Utilizzando un indicatore del tipo overall efficiency il manager è in grado di operare con celerità verso quelle aree maggiormente critiche.
Un processo di pianificazione della produzione ben studiato ed adeguato aiuta le aziende a ridurre lo spreco di risorse e i costi dovuti alle rimanenze, migliorandone in tal modo l’efficienza produttiva e di qui la competitività. Un buon processo di programmazione diviene dunque sempre più necessario anche per aziende di piccole-medie dimensioni che vogliano mantenersi concorrenziali sul mercato.
In un’ ottica di integrazione sempre più spinta dell’azienda con l’esterno, una corretta gestione dei fornitori deve necessariamente superare il tradizionale approccio “negoziale” focalizzato sulla messa in competizione di più fornitori con l’obbiettivo di ottenere il prezzo d’acquisto più vantaggioso. E’ opportuna invece una gestione che si riferisca alla valutazione di un costo globale d’acquisto e ad un riequilibrio delle leve competitive nella gestione dei fornitori chiarendo, innanzitutto, molto bene, quali tra questo possono essere “strategici”.