Fare una strategia e metterla in esecuzione. Questo obiettivo è da sempre al centro dei pensieri dell’imprenditore che, da un lato ne percepisce l’assoluta necessità per guidare l’impresa e orientare l’organizzazione, e dall’altro avverte la difficoltà nel dotarsi degli strumenti e delle competenze adatte per raggiungerlo. Per affrontare questo tema si ricorrerà a un caso concreto, attraverso la descrizione dell’esperienza di un’impresa che, attraverso la corretta formulazione ed esecuzione di una strategia di ristrutturazione prima, e di rilancio poi, sia riuscita a uscire da una situazione di forti difficoltà e a riconfigurarsi e ripartire.
In questo contributo si espongono i risultati di un’analisi condotta dall’Osservatorio Family Business Academy relativi alla capacità di creare valore delle imprese familiari. L’indagine è stata condotta su un campione di aziende dell’Emilia Romagna e mette a confronto i dati raccolti con quelle delle imprese a conduzione non familiare per trarne un interessante confronto.
Il fenomeno della finanza extra-bancaria è ormai diffuso e rilevante in tutto il mondo e, anche se in ritardo e con dimensioni inferiori rispetto ad altri Paesi, si sta affermando anche in Italia come una reale fonte di finanza integrativa rispetto al Sistema Bancario tradizionale per le imprese, anche per le PMI. Nel presente contributo si cercherà di approfondire lo stato dell’arte e gli scenari futuri di evoluzione della finanza extra-bancaria, soffermandosi in particolare su due strumenti che più di altri presentano interessanti prospettive di sviluppo nel nostro Paese: le Fintech e il Private Debt. Si cercherà inoltre, e soprattutto, di evidenziare quali siano le principali opportunità che questa tendenza potrà fornire alle PMI italiane, e come queste debbano iniziare ad attrezzarsi per cogliere tali opportunità.
Il settore del credito e della finanza per le imprese sta attraversando una fase di forte cambiamento, che porterà a integrare le tradizionali forme di finanziamento bancarie con nuovi strumenti e nuovi canali extra-bancari. Anche il settore dei Consorzi di Garanzia si sta attrezzando per giocare un ruolo chiave all’interno del nuovo scenario che si prospetta. Nel presente contributo si descriverà il caso di Fidindustria Emilia Romagna, uno dei primari attori di questo settore a livello regionale, e delle innovazioni che sta portando sul territorio per supportare le imprese associate nell’affrontare al meglio tale cambiamento.
Programmare e controllare i flussi di cassa e` un’attività vitale per qualsiasi azienda, indipendentemente dallo stato e dalla fase del ciclo di vita in cui si trovi. Tuttavia sono ancora poche oggi le aziende che possono sostenere di aver implementato un processo di programmazione e controllo dei flussi di cassa efficace e funzionante. Con il presente contributo si illustrerà in modo molto operativo come progettare e implementare in azienda il processo di programmazione e controllo finanziario.
Nel presente contributo si descriverà, attraverso l’illustrazione di alcuni casi aziendali, una metodologia adottabile dalle PMI che vogliano affrontare, in modo efficace, un percorso di crescita e riposizionamento strategico attraverso aggregazioni con altre realtà del settore, o di settori «adiacenti».
Nel presente contributo si descriverà, attraverso l’illustrazione di un caso aziendale, una metodologia adottabile dalle PMI che vogliano impostare un percorso di crescita e riposizionamento strategico attraverso la realizzazione di aggregazioni con altre realtà del settore, o di settori «adiacenti».
Il 7 agosto 2012 il cosiddetto «Decreto Sviluppo» (Decreto Legge 22 giugno 2012, n. 83, Misure urgenti per la crescita del Paese) e` diventato Legge. Con tale provvedimento sono state introdotte, tra le altre, anche importanti novità sul fronte degli strumenti finanziari a disposizione delle imprese che si trovino ad affrontare una situazione di forte discontinuità e di difficolta` nell’accesso al credito, di cui si tratterà all’interno del presente contributo.
Il Decreto Sviluppo 2012 introduce importanti novità anche sul fronte degli strumenti finanziari a disposizione delle imprese che si trovino ad affrontare una situazione di forte discontinuità e di difficoltà nell’accesso al credito.
E` stato di recente stipulato da ABI e Confindustria un Protocollo d’intesa in merito alla comunicazione finanziaria tra banche e imprese, finalizzato a definire un modello di comunicazione base di riferimento che possa contribuire a semplificare i processi di accesso al credito da parte delle imprese.
Il 24 ottobre 2011 il Ministero dell'Economia e delle Finanze, la Borsa Italian, la Banca Europa per gli Investimenti (BEI), il Fondo Italiano d'Investimento (FII) e SACE hanno siglato e presentato un importantissimo accordo che, attraverso innovativi strumenti integrativi, si pone l'obiettivo comune di rafforzare la capitalizzazione delle PMI italiane, al fine di consentire alle stesse di recuperare competitività sui mercati nazionali e internazionali.
Il focus di questo contributo è sull'importanza della comunicazione e della valorizzazione verso il sistema bancario delle informazioni qualitative e prospettiche, sempre più fondamentali per valutare correttamente la bontà del business e del progetto imprenditoriale.