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Il rapporto che negli ultimi anni si è instaurato tra banche e imprese ha risentito di forti turbamenti e le aziende che ne hanno risentito maggiormente per la forte dipendenza dal sistema creditizio sono le PMI. Cosa può fare una piccola e media impresa per migliorare il rapporto con le banche?
Si presenta il caso di un’impresa che aderendo al progetto Ri-Lancio è riuscita ad individuare la strada migliore per rinnovarsi e rilanciare il proprio business, attraverso la progettazione di un piano di crescita e l’ampliamento dei confini del proprio mercato.
In questo contributo verrà illustrato il caso di un’impresa che, aderendo al Progetto Ri-Lancio, è riuscita ad individuare la via migliore per recuperare la stabilità e gli equilibri finanziari, attraverso un percorso strutturato di sviluppo del capitale e a rilanciare il proprio business attraverso la progettazione di un piano di crescita ed «ampliamento dei confini» del proprio mercato.
In questo contributo, successivamente alla descrizione del servizio, verrà illustrato il caso reale di un’impresa che, aderendo al Progetto Rilancio, è riuscita ad individuare la via migliore per rivitalizzarsi e rilanciare il proprio business, accelerando i tempi della ripresa e ritornando nel breve termine a creare il valore «eroso» negli ultimi anni.
Dal 15 settembre 2009 e` diventato operativo l’Avviso comune, l’accordo siglato il 3 agosto 2009 tra l’Abi, il Governo e le principali associazioni imprenditoriali, che prevede una serie di importanti provvedimenti finanziari a favore delle piccole e medie imprese colpite dalla difficile congiuntura negativa attuale. Tra la fine di novembre ed i primi di dicembre sono stati divulgati i primi dati ufficiali sul monitoraggio dell’iniziativa, sia dall’Abi che da Confindustria, dati che si cerchera` di sintetizzare ed interpretare in questo secondo contributo dedicato al tema.
Il 15 settembre è diventato operativo l’accordo per la sospensione e l’allungamento dei debiti delle PMI, siglato il 3 agosto dall’Abi, dal Governo e dalle principali associazioni imprenditoriali. Ad oggi circa il 94% degli Istituti ha aderito a tale accordo e le PMI che rispettano i requisiti richiesti possono già presentare le domande per accedere ai benefici previsti. Si descrivono sinteticamente i punti salienti di tale accordo, fornendo alle imprese interessate tutti gli elementi necessari per valutare l’opportunità di accedervi e per prepararsi nel migliore dei modi al confronto con il sistema bancario.
Le informazioni contenute nella Centrale dei Rischi, oggi più che mai, possono veramente decidere delle sorti di un’impresa, attraverso la loro influenza discriminante nelle decisioni di concessione e/o di revoca degli affidamenti da parte del sistema bancario. In questo contributo si vuole fornire una guida «operativa», sotto forma di 10 mosse da attuare, per le imprese che abbiano la necessità di migliorare la qualità della propria posizione presso la Centrale dei Rischi per poter continuare ad usufruire del credito bancario.
Il caso Macnoi Srl, rappresenta l’esemplificazione di quelle aziende che, come conseguenza della crisi che sta investendo tutti i mercati, dovranno essere abili nel trovare fonti alternative all’indebitamento bancario per superare le criticità e sostenere l’attività.