Perché attivare un percorso di Ristrutturazione Aziendale? Perché nessuno può negare il fatto che oggi l’ambiente competitivo sia molto più imprevedibile di quanto non fosse anche solo un decennio fa, con sollecitazioni e scossoni che arrivano da più direzioni. E in questo scenario nel quale nessun settore è immune, definire la propria strategia competitiva richiede un approccio profondamente differente da quello tradizionale.
La Governance Aziendale non è il Consiglio di Amministrazione. La Governance Aziendale è invece “un insieme di metodi e strumenti in mano alla leadership (di uno o di pochi) per amministrare e guidare l’organizzazione verso la propria visione, mitigandone i rischi e relazionandosi efficacemente con tutti gli stakeholder”. Ti invito quindi a uscire dalla diffusa convinzione che la Governance Aziendale sia compito degli amministratori e l’Execution dei manager.
Per affrontare i modelli di Governance Aziendale, ti presento un modello messo a punto negli anni per aiutare i leader delle PMI a innovare i sistemi di Governance Aziendale all’interno delle loro specifiche realtà aziendali. L’ho chiamato “Open Governance” e prevede 3 fasi di lavoro sequenziali: 1. Diagnosi, 2. Valutazione, 3. Innovazione.
Vertiginosi aumenti dei costi di approvvigionamento e trasporto nonché delle materie prime in sé, sommati ai rincari dell’energia che si configurano sempre più come inesorabili, e agli strascichi degli ultimi anni impoveriti dalla pandemia. Sono questi gli argomenti di cui oggi si parla. Hot topics all’ordine del giorno per tutti gli imprenditori. E per tutte le aziende. A conti fatti sono cause che concorrono ad appesantire le coscienze degli imprenditori.
Parlare di Riorganizzazione Aziendale o più in generale di trasformazione significa aver chiaro il fatto di far riferimento a procedure e metodi precisi, supportati da azioni puntuali volte a raggiungere un obiettivo. Nulla è lasciato alla casualità o ancora peggio all’improvvisazione. Sei consapevole del vero significato della Riorganizzazione Aziendale? A conti fatti è una vera e propria rottura degli schemi, con la conseguente modifica delle tradizionali fonti di vantaggio competitivo.
Chi è il Direttore Generale e qual è il suo ruolo a proposito dell’Execution strategica? Riprendendo la definizione tradizionale, il Direttore Generale è il capo dei direttori, manager e responsabili delle direzioni o funzioni, con un ruolo operativo di alto livello. Tuttavia, è spesso il nemico numero uno dell'Execution Vincente all'interno delle PMI. Ecco perché il più delle volte le PMI hanno bisogno di una Direzione Generale, anziché di un Direttore Generale.
Fondata negli anni ’50 e cresciuta fino a diventare uno dei principali player del settore alimentare nel Centro Italia, Alimentare SpA è un’azienda a impronta familiare con un forte radicamento nel territorio d’origine e un posizionamento di leadership all’interno delle specifiche aree di business. La loro gestione tuttavia presentava diverse insidie alla crescita ambita: mancava il management, il brand era sconosciuto fuori della regione, e la governance era “primordiale”.
Costruire e applicare una corretta Execution Strategica determina la profonda differenza tra un’azienda che soccombe ai terremoti del mercato e l’azienda che invece migliora i suoi processi interni e si struttura per affrontare questi cambiamenti volgendoli a proprio favore. Implementare correttamente un’Execution Vincente è un compito articolato e per queste motivazioni non può essere delegato a nessun altra figura o attore che non sia il leader aziendale.
Costruire correttamente l’Execution della tua azienda richiede fondamenta solide e robuste mura portanti. Mentre le prime fanno riferimento alla Governance aziendale, le seconde si articolano su pilastri e processi chiave dell'intero percorso. E la loro corretta integrazione e collaborazione è essenziale per il raggiungimento degli obiettivi che ciascuna azienda persegue con tenacia e ambizione.
Prima di darti i 10 consigli per migliorare il processo strategico, voglio parlarti di un’indagine che ho eseguito qualche anno fa, sulla qualità dei piani strategici delle piccole e medie imprese, coinvolgendo diversi primari istituti di credito. Potrebbe sembrare fuori luogo visto che, come ti ho detto, il primo cliente di un piano strategico dovrebbe essere l’azienda, e non la banca. Ma, da questa indagine, sono emersi risultati molto interessanti.
Cosa si intende con "strategia di un’azienda”? La strategia può essere definita come “la via che l’azienda decide di seguire per raggiungere i suoi obiettivi e per indirizzare in questo senso tutta l’organizzazione”. Possiamo dire quindi, che fare la strategia di un’azienda significa “capire” esattamente dove ti trovi, “decidere” dove vuoi arrivare, “esaminare” le opzioni a tua disposizione, “valutare” le risorse su cui puoi contare, “scegliere” la strada migliore e “partire”.
Se all'interno della tua azienda l'Execution è affrontata in modo superficiale, questo approccio può essere la causa di alcune problematiche ricorrenti. In questo articolo voglio allora condividere "10 comandamenti" che dovrebbero ispirare e indirizzare il lavoro in quanto leader aziendale. Poniti questi 10 punti come obiettivi per un'Execution Vincente.